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Storia

La sezione del Club Alpino Italiano di Esperia, fondata nel 1989, riprende l’eredità del disciolto Circolo Speleologico Esperiano (C.S.E.), costituito nel 1969 da alcuni cittadini di Esperia, con lo scopo di promuovere le esplorazioni speleologiche dei monti Aurunci.

Presidenti del C.S.E. sono stati: Vallone Ottavio, Giannino Rocco, Attilio Grossi. Tra i soci fondatori della sezione si ricordano Villani Giuseppe, Vallone Lorenzo, Padre Pietro Cipollone, Terilli Marcello, Terilli Luigi.

Sulle orme del Circolo Speleologico Esperiano, la sezione C.A.I. di Esperia fin dalla nascita ha promosso corsi ed esplorazioni speleologiche, in collaborazione con il gruppo di speleologia di Grottaferrata. Tali attività hanno permesso, sui monti aurunci, di scoprire nuovi rami della grotta dei Serini, incrementandone lo sviluppo planimetrico. La Grotta dei Serini è così diventata la prima del Lazio per estensione con i suoi oltre 3 km di lunghezza.

Sin dalla nascita la sezione ha collaborato fattivamente con il Parco Naturale dei Monti Aurunci in diverse attività: realizzazione della cartografia e segnatura dei sentieri sugli Aurunci; attuazione di progetti di educazione ambientale nelle scuole del territorio; creazione del museo del carsismo nel palazzo Spinelli ad Esperia.

L'impegno dei soci della sezione CAI di Esperia, ed in particolare di Clino Vallone ed Antonella Di Costanzo, hanno permesso di realizzare ad Esperia la dislocazione di una squadra del soccorso alpino con relativi materiali di primo intervento. Nel 2009 Antonella Di Costanzo diventa Capo Stazione della Stazione del Soccorso Alpino di Cassino.

Una delle attività della sezione è sicuramente l'escursionismo. Tale attività è svolta con passione, serietà e rispetto per la natura sia sui monti aurunci che sulle altre catene montuose dell'appennino e delle alpi.

Grazie al rapporto di sinergia creatosi negli anni con la XIX Comunità Montana, dal 2006 la Sezione CAI di Esperia collabora con la Comunità Montana per la gestione del Rifugio Portella.

Da ricordare infine la scoperta, avvenuta ad opera della sezione CAI di Esperia, di diverse impronte di dinosauri, risalenti ad oltre 120 milioni di anni, la cui autenticità è stata verificata dai rilievi effettuati dai ricercatori dell’Università la Sapienza di Roma afferenti al Dipartimento di Scienze della Terra.

 

Diverse sono le scalate fatte da alcuni dei soci della nostra sezione. L'ultima è di agosto 2009 con la salita sulla vetta d'Europa, il Monte Elbrus (5642 m), antico vulcano, oggi spento, ubicato nella catena del Caucaso in prossimità del confine tra la federazione russa (alla quale appartiene) e la Georgia.
La filosofia di salita è stata quella del “By Fair Mean”, quella della salita priva di artifizi, in puro stile alpino, in maniera assolutamente compatibile con il magnifico ambiente naturale caucasico. La ”lealtà” nell’approccio con la montagna, considerandola come uno strumento di crescita fisica, culturale e morale da affrontare con serietà ed umiltà. Vedi la descrizione della scalata.

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