• 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12

Scala difficoltà


ESCURSIONISMO

Stabilire il grado di difficoltà di un percorso secondo criteri oggettivi è impossibile. Ogni persona percepisce le difficoltà sulla base delle proprie esperienze, dei propri limiti, delle sensazioni e delle reazioni psicologiche. Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà. Questa scala tiene conto di tre parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la segnaletica del percorso.


T = Turistico
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

E = Escursionistico
Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m

EE = Escursionisti Esperti
Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica.
Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento.
Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica
Itinerari che richiedono l'uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l'equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all'esposizione e ai terreni alpinistici.

EEAG = Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio
Caratteristiche simili all'EEA ma con utilizzo di attrezzature da ghiaccio (ramponi, piccozza, corda, etc.) oltre alla conoscenza delle relative manovre di assicurazione.



Al fine di ottenere una maggiore sicurezza nella scelta dell'escursione più appropriata alle proprie capacità e per la migliore scelta dell'equipaggiamento, si consiglia di integrare le definizioni convenzionali con le informazioni riportate di seguito.
a. Il tempo medio di percorrenza, senza le soste.
b. I dislivelli totali delle salite e delle discese.
c. La qualità del fondo del sentiero.
d. La presenza e la qualità della segnaletica.
e. Le quote massime che si raggiungono.
f. La dislocazione lungo il percorso di rifugi, bivacchi, sorgenti, rifornimenti, passaggi attrezzati, nevai guadi e gallerie.
g. La morfologia dell'ambiente in cui si snoda il percorso.


ALPINISMO

I percorsi alpinistici, in quanto tali, si snodano prevalentemente fuori sentiero; quindi richiedono buon allenamento ed esperienza di montagna oltre all'uso continuato dell'attrezzatura tecnica.
Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche.

F = Facile
E' la forma più semplice dell'arrampicata, bisogna già scegliere l'appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l'equilibrio. Non è adatto a chi soffre di vertigini.

PD = Poco Difficile
Qui inizia l'arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora numerosi.

AD = Abbastanza Difficile
La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l'uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.

D = Difficile
Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie strutture rocciose (camini, fessure, spigoli ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.

TD = Molto Difficile
Appigli e appoggi sono decisamente rari ed esigui. L'arrampicata diviene delicata (placche ecc.) o faticosa (per l'opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l'esame preventivo del passaggio.

ED = Estremamente Difficile
Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un'arrampicata delicatissima, oppure decisamente faticosa dov'è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.

EX = Eccezionalmente Difficile
Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.

La graduatoria delle difficoltà di ogni singolo passaggio della via, è:

I-II-III-IV-V-VI-VII, corredata di (+) o (-) per differenziare ulteriormente il grado.



SCI ALPINISMO ( scala Blachère )

MS = Medio Sciatore
Itinerari su pendii aperti di pendenza moderata. E' richiesta una discreta padronanza dello sci.

BS = Buon Sciatore
Itinerari su pendii inclinati fino a 30°, nevi anche difficili. E' richiesta buona padronanza degli sci anche in situazioni particolarmente difficili.

OS = Ottimo Sciatore
Itinerari che richiedono ottima padronanza dello sci su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati

--A = Alpinista
L'aggiunta della lettera A, indica che l'itinerario ha carattere ALPINISTICO per qualche breve tratto (cioè richiede conoscenza di progressione su ghiacciaio, assicurazioni e manovre di corde)

 

FERRATE

F = Facile
Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti su sentiero.

MD = Media Difficoltà
Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa.

D = Difficile 
Ferrata che supera qualche breve strapiombo, con passaggi atletici, vuoto continuo. Il pericolo (caduta di pietre o altro) viene specificato ogni volta e non aumenta la valutazione della difficoltà, ma del rischio oggettivo.

TD = Molto Difficile
Ferrata con passaggi molto acrobatici, tecnici, che richiede forza nelle braccia ed assoluta mancanza di vertigini.

ED = Estremamente Difficile
A volte riferito ad un solo passaggio volutamente creato ad arte per impegnare sopra ogni immaginazione il frequentatore. In questo caso vi è un segnale di pericolo prima di intraprendere il passaggio e comunque vi è sempre la possibilità di un passaggio alternativo.

zaSyC6kCGxIpZs0Dd_1Q7MZWnFQgmBp62vhiI